La prima qualità di un grasso per frittura è la sua stabilità termica. E’ molto importante che l’olio non raggiunga mai il “punto di fumo”, processo di decomposizione termochimica di materiali organici, che origina sostanze volatili di odore e sapore acri, dannose per il nostro fegato.
Più semplicemente, il punto di fumo corrisponde alla temperatura massima raggiungibile da un olio prima che questo inizi a bruciare e a decomporsi creando le sostanze tossiche sopra citate.
Gli oli che contengono grandi quantità di acidi grassi “polinsaturi” non devono essere utilizzati per le fritture,infatti, questi oli se sottoposti ad alte temperature diventano instabili producendo residui nocivi per il nostro corpo.
Percentuali di acidi grassi presenti negli oli vegetali
Oli | monoinsaturi | polinsaturi | saturi |
Girasole | 24 | 65 | 11 |
Mais | 27 | 60 | 13 |
Arachide | 50 | 30 | 20 |
Soia | 22 | 63 | 15 |
Colza | 60 | 30 | 10 |
Vinacciolo | 16 | 72 | 12 |
Oliva | 75 | 10 | 15 |
Punto di fumo di alcuni oli e grassi :
Olio di palma “raffinato” | 240 °C (raffinato mediante procedimenti chimici) |
Olio extravergine di oliva | 210 °C |
Olio di arachide | 180 °C |
Olio di cocco | 177 °C |
Olio di mais | 160 °C |
Olio di soia | 130 °C |
Olio di girasole | meno di 130 °C |
Numerosi studi a riguardo hanno dimostrato un dato certo, l'olio extra vergine di oliva, in generale, è il miglior grasso da frittura in assoluto per quanto riguarda sia gli aspetti nutrizionali che salutistici.Scegliete quindi un olio per la vostra frittura tenendo in considerazione quanto avete letto in questo articolo e sopratutto diffidate delle pubblicità.